Post by ITPPost by ArkannenSicuramente non è neanche un ITP, è più probabile che sia uno dei tanti
troll del mio fan club.
...
... fan cool club.....
che senso di desolazione prende a leggervi....
Se anziché continuare a blaterare, cominciassimo a fare qualcosa per separare una volta per tutte queste attività? Che bello che sarebbe, una liberazione, per tutti!!! Un ITP fa le sue ore di laboratorio, concordando e sincronizzando la programmazione col teorico; l'Ingegnere fa la sua brava teoria. ...e i ragazzi non sono costretti a subire le nostre tristi guerre (e offese).
Sono attività differenti, prima o poi al ministero qualcuno dovrà capirlo! Loro si aspettano che prove e misure si facciano insieme... ma quando mai, quante volte sarà capitato in decenni di attività 😏? Poche... e con POCHI ingegneri.
Provate a immaginare cosa deve fare un ITP, per esempio di elettrotecnica, come me, quante materie e in quanti corsi e classi differenti...:
- laboratorio di fisica e fisica applicata nel biennio ITIS;
- laboratorio di fisica nei professionali.
- NEL TRIENNIO ITIS: TPSEE (ex TDP), Sistemi Elettrici ed ora, con l'unificazione delle classi di concorso, anche Sistemi Elettronici; ELETTROTECNICA (Misure elettriche ed elettroniche). TELECOMUNICAZIONI in terza e quarta Informatica.
- Nei Professionali...: non so! Questa parte dovrebbe essere scritta da chi ci lavora; è tanto che non ho incarichi nei professionali dove, in tutta sincerità, mi sono trovato decisamente meglio proprio per il numero di ore di lavoro in autonomia. Tutto questo fino a prima di quella scellerata riforma, quando si facevano 10 ore di laboratorio "puro", il resto in utile e proficua compresenza.
Ah, dimenticavo... fino ad appena qualche anno fa, ci trovavamo a fare Laboratorio di Fisica anche nei Licei Tecnologici.
Provate ad immaginare la posizione di un ITP, che ogni anno si ritrova a dover affrontare più compresenti, ognuno con le proprie competenze (qualcuno anche senza, come accade a voi con gli ITP) e metodo lavorativo. Provate a pensare alla difficoltà di dover affrontare molte di queste materie, non tutti gli anni le stesse; e a farlo ogni volta insieme a un compresente che, quando va bene, concorda la preparazione delle lezioni in base alle SUE di competenze. Si perché VOI, caro (😏) Stainway, Arkannen e simili, fate quello che sapete; e se non lo sapete, lo preparate se e quando vi pare. Poi sta all'ITP adeguarsi, studiare, preparare le lezioni che VOI avete deciso nel momento in cui lo avete deciso...
Vedi caro mio (😏), se fossimo come voi vi aspettate, dovremmo essere un pò più di ingegneri, dovremmo avere le stesse vostre competenze (tutte e pronte in ogni momento), con l'aggiunta della parte laboratoriale che raramente VOI avete.
Mi verrebbe da dire...: "ma mi faccia il piacere...!!!" Ma non voglio cadere così in basso, mancando di rispetto a quei docenti ingegneri che riservano maggior rispetto ai "colleghi" di laboratorio. E per fortuna ce ne sono a sufficienza; quanto è bastato a convincermi a continuare il mio lavoro senza il desiderio di cambiarlo.
Da che lavoro, però, non mi è mai capitato di leggere un testo tipo... "ma quanto FRUSTRATO è il teorico che mi è capitato..."? Eppure... 😏!
La questione vera è che noi del SETTORE TECNICO dell'istruzione abbiamo un lavoro DAVVERO-DAVVERO duro, rispetto ad altri, che per tutta la loro carriera non devono inseguire le innovazioni continuamente in atto. Ho incominciato il mio lavoro quando il dispositivo più avanzato era il relè temporizzatore elettropneumatico; ora, la programmazione di un braccio robotico è solo uno degli approcci (e mi limito a TPSEE... tanto ci capiamo). Non voglio sminuire il lavoro degli altri, vorrei solo che finisse questa squallida guerra tra le uniche due categorie di docenti che "il culo" se lo fanno di sicuro!!! Degli altri... non so.
Io spero tanto, per me e per i giovani colleghi che sceglieranno di fare questo lavoro, di poter vedere separate queste attività, evitando ai teorici di avere a che fare con gli ITP "ciucci" e agli ITP di aver a che fare con gli Ingegneri a volte frustrati. Ma soprattutto per i ragazzi, dato che sono loro i primi a pagarne per questa convivenza forzata.
Ecco, sperando tanto di interpretare il pensiero della maggior parte di noi, mi auguro che ognuno, nel suo piccolo, ponga questa questione ogni volta che se ne pone la possibilità, affinché prima o poi arrivi nelle stanze delle decisioni.
Dedicato ai ciucci e ai frustrati 🥂