Andrea
2008-05-21 12:19:22 UTC
Leggete le dichiarazioni della "pedagogista" Grazia Honegger Fresco che,
riciclando idee della Montessori scritte per una società e una scuola
completamente diverse da quelle di oggi, si prende il premio Unicef dicendo
queste stronzate!
Grazia Honegger Fresco:
"Invece che colpevolizzare i ragazzi, sempre più spesso definiti viziati e
super-coccolati, l'esperta di sistemi educativi è convinta che le idee della
Montessori siano ancora decisamente attuali. E che quindi anche nella
società moderna i bambini sarebbero solo "cittadini dimenticati",
ossessionati da un sistema educativo e scolastico "che fa acqua da tutte le
parti".
Perchè non ci chiediamo come mai ai ragazzi non piace andare a scuola? La
realtà è che la scuola fa acqua da tutte le parti e che prima di tutto
bisogna cominciare a non ossessionare i ragazzi, a non puntare tutto sul
voto e sulla competizione, ma sulla collaborazione. L'essere umano è di per
sé un essere collaborante, ma non deve essere bastonato, non deve essere
gravato dal peso di dover rendere e dover fare.
Educare è lo strumento della pace ma per fare questo occorre una scuola più
aperta, libera e meno ossessiva, che renda il ragazzo più disponibile a
tirare fuori il meglio di sé e ad appassionarsi", con insegnanti capaci di
"una relazione diversa, non aggressiva e non violenta nei suoi confronti".
riciclando idee della Montessori scritte per una società e una scuola
completamente diverse da quelle di oggi, si prende il premio Unicef dicendo
queste stronzate!
Grazia Honegger Fresco:
"Invece che colpevolizzare i ragazzi, sempre più spesso definiti viziati e
super-coccolati, l'esperta di sistemi educativi è convinta che le idee della
Montessori siano ancora decisamente attuali. E che quindi anche nella
società moderna i bambini sarebbero solo "cittadini dimenticati",
ossessionati da un sistema educativo e scolastico "che fa acqua da tutte le
parti".
Perchè non ci chiediamo come mai ai ragazzi non piace andare a scuola? La
realtà è che la scuola fa acqua da tutte le parti e che prima di tutto
bisogna cominciare a non ossessionare i ragazzi, a non puntare tutto sul
voto e sulla competizione, ma sulla collaborazione. L'essere umano è di per
sé un essere collaborante, ma non deve essere bastonato, non deve essere
gravato dal peso di dover rendere e dover fare.
Educare è lo strumento della pace ma per fare questo occorre una scuola più
aperta, libera e meno ossessiva, che renda il ragazzo più disponibile a
tirare fuori il meglio di sé e ad appassionarsi", con insegnanti capaci di
"una relazione diversa, non aggressiva e non violenta nei suoi confronti".